Assemblaggio di una WORKSTATION Microsoft Windows per BIM REVIT.

workstation Ryzen - BIM Revit
Ad ogni aggiornamento della configurazione del PC o se preferite della workstation, la parte indubbiamente più impegnativa è la scelta delle singole componenti; sempre che, come me, siate intenzionati ad assemblarla da soli. In caso contrario basta andare in uno store o dal vostro installatore di fiducia e dirgli cosa vi serve e per quale utilizzo.
Perché la cosa funzioni al meglio la componentistica non solo deve essere di qualità ma anche ben equilibrata, per non creare colli di bottiglia - tipo ho un processore di ultima generazione ma poca RAM per far girare le applicazioni. 
Assemblare un PC rimane un passatempo irrinunciabile che al contempo mi permette di rimanere aggiornato sulle innovazioni tecnologiche.

Come sempre faccio, dopo un'analisi preliminare della componentistica, fisso un un budget di riferimento per darmi un limite nella scelta delle singole componenti (in questo caso poco sopra i 1.000€); non deve essere necessariamente rispettato ma è una buona norma per evitare eccessi.

Vediamo quale componentistica ho scelto e perché.


Processore. Intel o AMD? Potrei cavarmela dicendo che ho optato per AMD per cambiare dopo anni di dominio Intel, in realtà ho rintracciato in rete benchmark e test dove, la nuova serie 2 di processori AMD Ryzen veniva equiparata ad alcuni potenti e costosi Xeon, con prezzi e consumi più abbordabili ed altamente consigliata come alternativa, soprattutto in virtù della elevata compatibilità e longevità dichiarata da AMD per il soket AM4. A onor del vero ho letto anche articoli contrastanti, alcuni siti indicano modelli di Intel I7 come più veloci ma tutti a 6 o 4 core. Quindi la scelta è anche fatta un po' di pancia e di...core.

Considerando come base di giudizio l'uso prevalente per la progettazione BIM con Revit di Autodesk® con la possibilità futura di eseguire anche render in locale, ho optato per l'AMD Ryzen 7 2700X con 8 cores e 16 threads. Revit è parzialmente multicore ma si spera si evolva sempre più in futuro ma attualmente quello che più conta è la velocità di Clock, che nel Ryzen 7 2700X è pari a 3.7 - 4.25GHz in modalità Turbo se la scheda madre lo consente. 

Dissipazione. Il processore scalda parecchio e il calore prodotto ne riduce non solo le prestazioni, rendendo impossibile attivare la modalità turbo ma anche la durata, quindi, malgrado io non sia un fan, ho scelto il raffreddamento a liquido. Siccome prevedo che i 4.35 MHz saranno una costante di lavoro preferisco tenere sotto controllo le temperature e sfruttare il processore in tranquillità fino al prossimo upgrade, previsto non prima dei 3/4 anni. La scelta è caduta su una soluzione all-in-one, senza pompe, semplice e non troppo ingombrante. Cooler Master Masterliquid Lite 120, dotato di radiatore con ventola che mi permetterà anche di estrarre l'aria dal case e contribuire al raffrescamento generale.

Scheda madre. Dato il processore la scheda madre è stata una scelta quasi obbligata. Asus perché a mio parere e per esperienza diretta è più affidabile, duratura e stabile, ed anche per il centro assistenza post vendita. La motherboard al contrario di altri è il componente più importante e dovrà durare per più tempo, permettendomi gli aggiornamenti futuri. Queste considerazioni mi hanno portato a scegliere tra i modelli con chipset X-470 piuttosto dell'ugualmente compatibile X-370. La ASUS Prime X470-PRO è stata la scelta per me più conveniente, altri modelli più orientati verso l'overclocking o al modding non erano di mio interesse.

RAM. 32GB è la quantità che ho scelto di installare. Non volevo saturare subito la capacità della scheda madre che è di 64GB, ma lasciare aperta le possibilità di upgrade futuri. I 4 tagli da 8GB che ho scelto saranno un domani più facilmente rivendibili di quelli da 16GB. Per la scelta purtroppo non è come anni fa che tutte le RAM andavano bene, oggi occorre andare a consultare o il sito del produttore e cercare la scheda madre o al contrario cercare le RAm compatibili direttamente su sito ASUS in corrispondenza della X470-PRO. La scelta è caduta sulle DDR4 G.Skill Trident Z da 3200MHz per disponibilità negli stores e per un prezzo più concorrenziale rispetto ad altri tagli e marche.

Disco fisso principale. Il sistema operativo - win 10 professional - subirà una installazione pulita che avverrà su un nuovo SSD del tipo M.2 direttamente alloggiato sulla scheda madre che tra l'altro prevede anche una lama di dissipazione passiva, in quanto questi HD scaldano un po' più degli altri. La nuova serie di SSD è velocissima e avendo scelto una capacità snella di 250GB mi permetterà un avvio del SO molto rapido (una manciata di secondi) così come tutte e operazioni sue e dei vari software. Lo storage avverrà sui "vecchi" dischi tutti SSD. I backup settimanali sono affidato ad una unità esterna NAS della Synology. 

Alimentazione. Infine l'alimentatore che deve far muovere il tutto, comprese le periferiche che attingeranno corrente dalle prese USB e le ventole aggiuntive che installerò. Per comprovata solidità e consumi doveva essere uno con certificazione 80 Gold Plus ed a conti fatti (conteggi di assorbimento elettrico di tutte le componenti) sovra dimensionaldolo leggermente ho optato per un 650 Watt, spero basti ed in caso mi rimane il 1200 Watt della vecchia configurazione.

Case. Ultimo della lista e sulla quale scelta posso tranquillamente dire che sono andato ad istinto e gusto personale. Volevo fosse solido, capiente il giusto, minimalista ma soprattutto insonorizzato. Nella foto iniziale c'è un case differente da quello preso; stessa marca stesso modello ma più piccolo e che servivrà per un progetto parallelo. Quello della workstation in oggetto è sempre un Cooler Master, serie Silencio ma il 452, un mini tower ATX. Dovrà permettermi di alloggiare tutta la componentistica e fare il cablaggio senza problemi di spazio ma soprattutto aggiungere una ventola coassiale da 240 mm per migliorare il circolo dell'aria di raffreddamento.

Scheda video. Cannibalizzare la vecchia workstation? E perché no!
Per il video mantengo la non vetusta NVIDIA GTX 970 da 4 GB che ha ancora qualche hanno di onorato servizio da svolgere, soprattutto perchè, merito dei miners di criptovalute che ne fanno incetta, i prezzi delle schede video attualmente sono alle stelle ed avendone una perfettamente funzionante non vedo perché cambiarla.

Ecco, ci siamo. Una volta acquistati tutti i componenti, smantellato il vecchio PC e recuperato i componenti da riutilizzare, manca solamente:
il montaggio, il settaggio della componentistica, l'installazione del Sistema Operativo e dei drivers, 
la verifica del funzionamento dell'hardware e di tutte le periferiche, l'installazione di tutti i software, eventuali e varie...ed avrò finito.

E' vero, talvolta mi chiedo chi me lo fa fare ed è ancor più vero che, come detto in premessa, è un hobby ed un piacere farlo ma fa anche parte del mio lavoro di istruttore mantenermi aggiornato, conoscere quali sono le esigenze dei miei strumenti di lavoro, in modo da consigliare i corsisti quantomeno a non prendere cantonate quando si rivolgono all'installatore o quando ordinano una configurazione in rete.

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